martedì 19 febbraio 2013

 Elegia XII

 
Tra i miei seni la morte ha passato la notte.

Però tra me e te (si dice)
esisterà sempre un’Europa o un Mar Rosso.
La lingua in cui penso io la parola morte
non è anche la lingua in cui pensi tu la parola amore.
Ciò che oggi ci divide (si dice)
ci dividerà ancora di più domani.
Ecco perché, con tutta l’oscurità del nostro passato
che srotoliamo adesso come
una pergamena dell’antico Egitto,
ti chiedo di fuggire nell’abisso che ci è dato.
Lì, le lentigini e i tuoi capelli rossi
capiranno di sicuro e ameranno
la lingua dei miei seni

tra cui passerà la notte anche allora la morte.

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